Con la pubblicazione in Gazzetta della Legge 30 dicembre 2020 n.178 (Legge di Bilancio 2021), il governo ha ufficializzato la proroga e il rafforzamento del Piano Transizione 4.0 con l’obiettivo di supportare e accelerare gli investimenti in macchinari, attrezzature, software e sostenere le attività di ricerca, innovazione e formazione digitale nelle imprese italiane.
L’orizzonte agevolativo diventa pluriennale, grazie alla proroga al 2022, garantendo alle imprese una migliore programmazione.
Un tassello strategico del Piano risiede nelle agevolazioni a supporto delle attività di ricerca, innovazione e design che si prefiggono, con un diverso grado innovativo, di stimolare lo sviluppo di prodotti e processi nuovi o sensibilmente migliorati attraverso il coinvolgimento del personale aziendale e il supporto di consulenze esterne specialistiche.
Si considerano spese ammissibili all’agevolazione:
- Spese per il personale dedicato al progetto
- Quote di ammortamento/canoni di locazione finanziaria e altre spese relative ai beni materiali e ai software utilizzati nel progetto (nel limite del 30% delle spese sostenute per il personale)
- Contratti aventi ad oggetto il diretto svolgimento da parte del soggetto commissionario delle attività di innovazione
- Spese per servizi di consulenza (nel limite del 20% delle spese sostenute per il personale).
- Spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nel progetto (nel limite del 30% delle spese sostenute per il personale)
Il credito d’imposta incentiva, con aliquote differenti, le attività di R&S, innovazione e design. In merito alle attività di innovazione viene attribuito un focus particolare ai progetti rientranti nella logica 4.0 e nei modelli di economia circolare.
RICERCA E SVILUPPO
Secondo il Decreto Ministeriale, pubblicato il 25/05/2020, le attività afferenti all’alveo della R&S devono perseguire un progresso o un avanzamento delle conoscenze o delle capacità di un settore e non solo il semplice progresso o avanzamento delle conoscenze o delle capacità di una singola impresa.
Si considerano ammissibili al credito d’imposta le attività svolte in relazione a un progetto di ricerca e sviluppo che persegua tale obiettivo anche nel caso in cui l’avanzamento scientifico o tecnologico ricercato non sia raggiunto o non sia pienamente realizzato.
Le attività di R&S si suddividono nelle seguenti categorie:
- Ricerca fondamentale
- Ricerca industriale
- Sviluppo Sperimentale
INNOVAZIONE TECNOLOGICA
Il Decreto Ministeriale definisce attività di innovazione tecnologica i lavori finalizzati alla realizzazione o all’introduzione di prodotti o processi nuovi o significativamente migliorati, rispetto a quelli già realizzati o applicati dall’impresa.
Le attività ammissibili al credito d’imposta comprendono esclusivamente i lavori svolti nelle fasi precompetitive legate alla progettazione, realizzazione e introduzione delle innovazioni tecnologiche fino ai lavori concernenti le fasi di test e valutazione dei prototipi o delle installazioni pilota. Sarebbero invece esclusi i lavori svolti per apportare modifiche o migliorie minori ai prodotti e ai processi già realizzati o applicati dall’impresa.
All’interno dell’innovazione tecnologica è prevista una premialità per i progetti legati al paradigma 4.0, il decreto, a titolo esemplificativo, elenca 12 obiettivi:
- L’introduzione di soluzioni che consentano un’integrazione comune dei diversi componenti, moduli e sistemi di un’architettura aziendale (c.d. digital service backbone), in grado di garantire, tramite l’implementazione di un modello di dati comune e il supporto di diversi protocolli e interfacce, l’interconnessione trasparente, sicura ed affidabile dei diversi dispositivi hardware (quali, ad esempio, celle robotizzate e Controllori Logici Programmabili) e delle applicazioni software (quali, ad esempio, MES e SCADA);
- L’introduzione di soluzioni che consentano il miglioramento della gestione operativa della produzione mediante ottimale assegnazione dei lavori alle macchine, sequenziamento delle attività, gestione della forza lavoro, abbinamento e predisposizione tempificata di utensili e attrezzature, allo scopo ad esempio di migliorare l’utilizzo delle macchine, ridurre i lead time di produzione, minimizzare i costi, migliorare le prestazioni di consegna;
- L’integrazione, attraverso l’applicazione di tecnologie digitali, tra il sistema informatico (IT) e le fasi del processo di produzione di beni o servizi (Operations);
- L’introduzione di soluzioni che consentano la pianificazione e la simulazione dei processi produttivi, aiutando a definire le traiettorie di processo e i parametri ottimali di lavorazione, a partire dalle caratteristiche delle macchine disponibili e dei prodotti da realizzare allo scopo di migliorare le prestazioni, la qualità e/o ridurre i costi;
- L’introduzione di soluzioni per la definizione e generazione sistematica di indicatori chiave degli obiettivi aziendali (c.d. KPI’s), attraverso la produzione e raccolta automatica dei dati di processo;
- L’introduzione di soluzioni idonee a generare report di analisi relative al funzionamento delle risorse tecnologiche, materiali e personali coinvolte nei processi di produzione di beni o servizi (quali, ad esempio, analisi di tipo descrittivo, diagnostico, predittivo, prescrittivo);
- L’introduzione di soluzioni che consentano di ottenere suggerimenti da parte di sistemi/piattaforme e applicazioni IT sulle azioni correttive in base al funzionamento delle risorse coinvolte nel processo, permettendo ad esempio di inviare feedback/alert su un’eventuale deriva del funzionamento del processo o di realizzare processi e sistemi adattativi;
- La digitalizzazione di processi e prodotti nelle diverse aree e ambiti di creazione del valore (manutenzione predittiva macchine utensili CNC, tracciabilità di processo/prodotto, logistica/magazzino/movimentazione, controllo qualità, tracciatura automatica delle specifiche di qualità di un prodotto, di materie prime, ecc.);
- La digitalizzazione delle interazioni tra i diversi operatori delle filiere produttive, la messa a punto di modelli di condivisione delle informazioni, la messa a punto di protocolli e metodi per il tracciamento dei prodotti all’interno della filiera allo scopo di migliorare la cooperazione e la resilienza delle filiere estese;
- L’introduzione di soluzioni che implichino possibilità di funzioni real time remote di telediagnosi, teleassistenza, telemanutenzione, installazione a distanza, monitoraggio, con funzioni accessibili on demand (in qualsiasi momento) e da qualsiasi luogo interconnettibile nonché soluzioni atte a favorire lo svolgimento di prestazioni lavorative da remoto (smart working);
- La riprogettazione delle funzioni, dell’architettura, dei moduli e della connettività dei beni strumentali in ottica di digitalizzazione per consentire l’introduzione di soluzioni pay per use di macchine e sistemi di produzione;
- L’introduzione di soluzioni specifiche di blockchain, cybersecurity, edge e cloud computing, a potenziamento e arricchimento e per garantire la sicurezza delle soluzioni descritte nei punti precedenti.
All’interno dell’innovazione tecnologica è prevista, inoltre, una premialità per i progetti legati al paradigma dell’economia circolare, il decreto, a titolo esemplificativo, elenca 7 obiettivi:
- La progettazione di prodotti sostenibili che durino più a lungo e siano concepiti per essere riutilizzati, riparati o aggiornati per il recupero delle proprie funzioni o sottoposti a procedimenti di riciclo ad elevata qualità, per il recupero dei materiali, in modo da ridurre l’impatto ambientale dei prodotti lungo il loro ciclo di vita (c.d. ecodesign);
- La realizzazione di catene del valore a ciclo chiuso nella produzione ed utilizzo di componenti e materiali, anche sfruttando opportunità di riuso e riciclo cross-settoriali;
- L’introduzione di modelli di sinergia tra sistemi industriali presenti all’interno di uno specifico ambito economico territoriale (c.d. simbiosi industriale), caratterizzati da rapporti di interdipendenza funzionale in relazione alle risorse materiali ed energetiche (ad es. sottoprodotti, rifiuti, energia termica di scarto, ciclo integrato delle acque);
- L’introduzione di soluzioni tecnologiche per il recupero atte ad ottenere materie prime seconde di alta qualità da prodotti post-uso, in conformità con le specifiche di impiego nella stessa applicazione o in differenti settori;
- L’introduzione di tecnologie e processi di disassemblaggio e/o remanufacturing intelligenti per rigenerare e aggiornare le funzioni da componenti post-uso, in modo da prolungare il ciclo di utilizzo del componente con soluzioni a ridotto impatto ambientale;
- L’adozione di soluzioni e tecnologie per monitorare il ciclo di vita del prodotto e consentire la valutazione dello stato del prodotto post-uso al fine di facilitarne il collezionamento per il recupero di materiali e funzioni;
- L’introduzione di modelli di business “prodotto come servizio” (product-as-a-service) per favorire catene del valore circolari di beni di consumo e strumentali.
DESIGN
Il Decreto Ministeriale definisce attività di Design e ideazione estetica i lavori finalizzati a innovare in modo significativo i prodotti dell’impresa sul piano della forma e di altri elementi non tecnici o funzionali, ad esempio le caratteristiche delle linee, dei contorni, dei colori, della struttura superficiale, degli ornamenti.
Rispetto alla Legge di Bilancio 2020 le aliquote sono state rafforzate su tutti i filoni agevolativi:
STRUMENTO AGEVOLATIVO | 2020 | 2021 | 2022 | |||
AGEVOLAZIONE | TEMPISTICHE FRUIZIONE | ALIQUOTA AGEVOLATIVA | TEMPISTICHE FRUIZIONE | ALIQUOTA AGEVOLATIVA | TEMPISTICHE FRUIZIONE | |
CREDITO D’IMPOSTA R&S | 12 % nel limite massimo di 3 milioni di € | 3 anni | 20% nel limite massimo di 4 milioni di € | 3 anni | 20% nel limite massimo di 4 milioni di € | 3 anni |
CREDITO D’IMPOSTA INNOVAZIONE | 6 % nel limite massimo di 1,5 milioni di € | 3 anni | 10 % nel limite massimo di 2 milioni di € | 3 anni | 10 % nel limite massimo di 2 milioni di € | 3 anni |
CREDITO D’IMPOSTA INNOVAZIONE 4.0 & GREEN | 10 % nel limite massimo di 1,5 milioni di € | 3 anni | 15 % nel limite massimo di 2 milioni di € | 3 anni | 15 % nel limite massimo di 2 milioni di € | 3 anni |
CREDITO D’IMPOSTA DESIGN | 6 % nel limite massimo di 1,5 milioni di € | 3 anni | 10 % nel limite massimo di 2 milioni di € | 3 anni | 10 % nel limite massimo di 2 milioni di € | 3 anni |
Lo staff di RDS rimane a disposizione per gli approfondimenti necessari.