SIMEST ha pubblicato un’interessante agevolazione dedicata delle imprese esportatrici che hanno subito impatti negativi dai rincari degli approvvigionamenti a seguito della crisi in atto in Ucraina, per mantenere e salvaguardare la competitività delle stesse sui mercati internazionali.
Per l’accesso all’agevolazione l’impresa dovrà dimostrare il rispetto dei seguenti requisiti:
- Rapporto tra fatturato medio estero e fatturato medio totale pari almeno al 10% (periodo di riferimento: 2019 – 2021)
- Aver registrato sulla base degli ultimi 3 bilanci una quota minima di approvvigionamenti da Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia rispetto agli approvvigionamenti complessivi pari a:
APPROVVIGIONAMENTI DIRETTI E INDIRETTI | Quota minima approvvigionamenti nel triennio 2019 – 2021 (c.d. soglia minima di accesso all’intervento agevolativo) |
Approvvigionamenti diretti (materie prime, semilavorati e/o prodotti finiti strumentali al ciclo produttivo, di origine ucraina, russa e/o bielorussa) |
5% |
Approvvigionamenti indiretti (solo materie prime di origine ucraina, russa e/o bielorussa) | 5% |
Approvvigionamenti indiretti (solo semilavorati e prodotti finiti strumentali al ciclo produttivo, di origine ucraina, russa e/o bielorussa) |
10% |
Approvvigionamenti misti (diretti e indiretti) | 10% |
- Un rincaro dei costi degli approvvigionamenti (diretti e/o indiretti) e un aumento del costo medio unitario degli approvvigionamenti da Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia e/o da geografie alternative di approvvigionamento, pari ad almeno il 20% rispetto alla media del triennio 2019 – 2021.
e/o
- Una riduzione dei quantitativi di approvvigionamenti (diretti e/o indiretti) e una riduzione dei quantitativi di approvvigionamenti (diretti ed indiretti) da Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia, pari ad almeno il 20% rispetto alla media del triennio 2019 – 2021.
Le spese, per essere considerate ammissibili, devono rientrare nelle seguenti categorie:
1. spese per la realizzazione di investimenti produttivi, anche in Italia, tra cui:
- acquisto/leasing finanziario di macchinari, apparecchiature ad uso produttivo, impianti e beni strumentali o potenziamento /riconversione di beni produttivi e strumentali esistenti, anche nell’ottica di ricerca di materiali alternativi a quelli solitamente in uso
- tecnologie hardware e software e digitali in genere, incluso il potenziamento o riconversione di tecnologie esistenti;
2. spese per la sostenibilità dell’impresa richiedente (es. interventi di efficientamento energetico, idrico, mitigazione impatti climatici, ecc.)
3. spese per consulenze e studi volti all’individuazione:
- di nuovi potenziali fornitori/mercati alternativi di approvvigionamento;
- di nuove formulazioni produttive per la sostituzione di materiali non più disponibili
4. spese per la partecipazione a eventi internazionali in Italia e all’estero (fiere e mostre)
5. partecipazione/organizzazione di business meeting, workshop, B2B, B2C volti all’individuazione di nuovi potenziali fornitori/mercati alternativi di approvvigionamento
6. spese una tantum strumentali all’individuazione di nuovi potenziali fornitori/mercati alternativi di approvvigionamento
7. spese per certificazioni e/o omologazioni di prodotti, registrazione di marchi, brevetti, ecc.
L’agevolazione SIMEST concede un mix di finanziamento a tasso 0 e contributo a fondo perduto (la quota di fondo perduto è concessa nel limite del 40% della spesa ammissibile).
Le domande di agevolazione dovranno essere inviate a partire dal 20 Settembre, con procedura valutativa “a sportello”, risulterà quindi fondamentale inviare la richiesta nei primi istanti utili.
Lo staff di RDS rimane a disposizione per gli approfondimenti necessari.