Regione Emilia-Romagna: Incentivi a fondo perduto per la Promozione dell’Economia Circolare e la Riduzione dei Rifiuti

La Regione Emilia-Romagna, nell’ambito delle proprie politiche di sviluppo sostenibile, promuove un bando finalizzato a incentivare l’economia circolare e la riduzione dei rifiuti nel sistema produttivo. L’iniziativa si propone di supportare le imprese del territorio attraverso la concessione di agevolazioni per progetti volti alla prevenzione nella produzione di rifiuti, alla preparazione per il riutilizzo e al riciclaggio, favorendo la transizione verso modelli di produzione e consumo circolari

Chi può beneficiare di questi incentivi?

Possono beneficiare le Piccole e Medie Imprese (PMI) con unità operativa in Emilia-Romagna.  Per i progetti dell’Azione 2.6.1, sono ammesse anche le grandi imprese che erogano servizi pubblici locali di rilevanza economica.  

Quali progetti sono ammissibili?

Il bando supporta gli interventi finalizzati alla prevenzione nella produzione di rifiuti, alla preparazione per il riutilizzo e al riciclaggio degli stessi, nell’ottica di una transizione verso modelli di produzione e consumo circolari, applicati al contesto delle attività produttive.

Sono previste due azioni specifiche:

  • Azione 2.6.1:
    • Valorizzazione degli scarti di lavorazione e produzione come sottoprodotti.  
    • Realizzazione o potenziamento di impianti per la preparazione per il riutilizzo, il riciclaggio e la produzione di end of waste.  
  • Azione 1.3.1:
    • Progettazione ecocompatibile (eco-design) e produzione di prodotti, componenti, materiali e imballaggi con minore impiego di materie prime e maggiore modularità, durabilità, riutilizzabilità e riparabilità.  
    • Interventi per estendere il ciclo di vita di prodotti, componenti, materiali e imballaggi e/o ridurre il consumo di materie prime e la produzione di rifiuti, anche tramite modelli product-as-a-service (es. remanufacturing, rigenerazione, riparazione, leasing, noleggio, riutilizzo).  

Quali spese sono ammissibili?

  • Le spese ammissibili includono:
  • Acquisto di impianti, macchinari, attrezzature, hardware e beni strumentali tangibili.  
  • Acquisto di licenze software, abbonamenti software, brevetti, servizi cloud computing e SaaS.  
  • Opere murarie ed edilizie strettamente funzionali all’installazione e messa in opera di macchinari, attrezzature, impianti e hardware (fino al 30% delle spese per impianti e software).  
  • Servizi di consulenza specialistica per la realizzazione del progetto e l’ottenimento di certificazioni ambientali (es. ISO 14001, EMAS, ECOLABEL, EPD, LCA) (massimo 25% delle spese per impianti, software e opere murarie).  
  • Spese generali (forfettarie, 5% delle spese precedenti).  

Come vengono concesse le agevolazioni?

L’agevolazione è concessa come contributo a fondo perduto.  

L’impresa può scegliere tra:

  • Regime De Minimis (Regolamento 2831/2023): contributo del 40% delle spese ammissibili.  
  • Regime di esenzione (Regolamento 651/2014, articolo 47):
    • Contributo fino al 45% per le PMI.  
    • Contributo fino al 35% per le grandi imprese.  

Investimento minimo: 70.000 euro.  

Agevolazione massima:

  • De Minimis: 300.000 euro.  
  • Regime 651/2014: 500.000 euro.  

Periodo di ammissibilità delle spese:

I progetti devono essere avviati dopo la presentazione della domanda e conclusi entro il 30 giugno 2027.  

Come presentare la domanda:

La richiesta di agevolazione dovrà essere presentata all’Ente entro il 26 giugno 2025.

Vi invitiamo a contattare i nostri uffici per ottenere maggiori informazioni e per ricevere assistenza nella predisposizione della domanda.

 

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